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Scena della battaglia di Bouvines dipinta su di una vetrata della Chiesa di Saint-Pierre [foto GNU Free Documentation License]
La Battaglia di Bouvines, oggi cittadina francese di 773 abitanti vicino al confine belga, si svolse il 27 luglio 1214. Fu un momento decisivo per la storia europea, in quanto ridisegnò in un modo inedito e particolare, tutto il quadro politico del vecchio continente, influenzando in maniera alquanto determinante la stessa evoluzione del tardo-medioevo. È considerata come il primo scontro tra eserciti «nazionali». L’esito della battaglia ebbe ripercussioni di rilievo su tutta la geografia politica europea, soprattutto in un periodo in cui non esistevano ancora gli Stati-Nazione.
sigillo imperiale di Ottone IV di Brunswick (1175 – 1218)
«in Francia, si consolidò l’unità dello stato sotto il segno della monarchia capetingia; in Inghilterra, Giovanni Senzaterra fu costretto dall’opposizione baronale a concedere la Magna Charta (1215); in Germania, Ottone IV non poté far altro che ritirarsi dalla lotta per la rielezione imperiale».[fonte Treccani]
Ottone IV di Brunswick venne sconfitto e fu sostituito alla guida dell’Impero da Federico II di Svevia della dinastia Hohenstaufen. Federico diventò così il nuovo Imperatore del Sacro Romano Impero, portandolo all’apice della sua stessa esistenza. Con la fine della loro dinastia l’Impero diventò gradualmente un’entità sempre più nominale e meno fattuale. La sua fragile unità venne continuamente scossa da numerosi fattori che impedirono quella compattezza che aveva avuto nei primi secoli della sua stessa nascita, soprattutto sotto la dinastia ottoniana e consolidatasi con il potere assoluto degli imperatori svevi. L’impero con la nascita e il consolidamento degli stati-nazione, ossia durante il Rinascimento, fu l’ultimo baluardo di quel tipo di feudalità medievale rivestita di caratteristiche universalistiche, retaggio di un potere temporale che per tanto tempo si scontrò con quello spirituale del Papato.
